“In ogni gesto c’è la mia relazione col mondo, il mio modo di vederlo, di sentirlo, la
mia eredità, la mia educazione, il mio ambiente, la mia costituzione psicologica.
Nella violenza del mio gesto o nella sua delicatezza, nella sua tonalità decisa o
incerta c’è tutta la mia biografia, la qualità del mio rapporto con il mondo, il mio
modo di offrirmi.”
[ Il corpo, U. Galimberti]
Il laboratorio è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria con attenzione alla partecipazione ed integrazione di alunni con disabilità nel caso in cui siano presenti.Ogni bambino ha diritto al suo linguaggio privilegiato, perciò il portatore di handicap, per esempio, non è da considerarsi il portatore di una “deficienza”, ma un soggetto con altre modalità comunicative, dalle quali bisogna partire per avviare il massimo sviluppo.
Il progetto nasce dall’ idea della centralità del movimento come modo attraverso il quale il bambino scopre, conosce se stesso e la realtà che lo circonda e come manifestazione della comunicazione e della relazione. La psicomotricità deve essere intesa come un modo per utilizzare il movimento in maniera funzionale rispetto allo sviluppo degli apprendimenti del bambino. Totalmente integrato nel processo di maturazione dell’autonomia personale, il movimento, è in grado di sviluppare quegli obiettivi formativi perseguibili in rapporto a tutte le diverse dimensioni della personalità: morfologico-funzionale, intellettivo-cognitiva, affettivo-morale, sociale, partendo dal riconoscimento del movimento come pulsione primaria e come motivazione fondamentale all’apprendimento.
Ogni apprendimento è infatti prima di tutto corporeo, per cui ogni conoscenza si attua attraverso il corpo soggetto-oggetto e tramite l’atto cognitivo. Le attività motorie, per essere funzionali e poter influire positivamente su tutte le dimensioni della personalità del bambino, devono essere praticate in forma ludica, variata, polivalente, partecipata e con significative differenziazioni a seconda delle varie fasce d’età.
L’importanza della ludicità nell’ educazione motoria risponde al bisogno primario del bambino di una forma motivata e gratificante di attività. Chi impara deve avere una ragione per farlo, per cui un approccio ludico-espressivo alla conoscenza di sé è in grado di attivare il rapporto funzionale esistente tra motivazione ed apprendimento. Dalla consapevolezza di quanto esposto nasce la proposta volta a sviluppare attraverso la danza, diversi ambiti interagenti tra loro.
Il Metodo Fux, utilizzato in Danza Movimento Terapia, è quello su cui si basano le lezioni: si parte da uno stimolo creativo per sviluppare il tema della lezione e perseguire l’obiettivo specifico prefissato. Tale elemento può essere costituito dalla musica, da una fiaba, da un materiale (es. stoffe colorate) o da un’immagine (es. diventiamo leggeri come piume).
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• Rafforzare l’autonomia e la stima di sé, l’identità.
• Rispettare e aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti.
• Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda.
• Accettare le regole.
• Esprimere emozioni e bisogni.
• Favorire il rapporto adulti-bambini.
• Lavorare in piccoli gruppi.
•Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, diffidenza, ammirazione, generosità.
CORPO E MOVIMENTO
• Conoscere lo schema corporeo su se stesso e sugli altri.
• Rappresentare lo schema corporeo.
• Maturare competenze di motricità fine.
• Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco.
• Controllare e coordinare i movimenti esprimendosi in base ai suoni, rumori, musica e indicazioni.
• Localizzare e collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio.
• Eseguire percorsi sulla base di indicazioni verbali e non verbali.
La frase iniziale sintetizza la linea conduttrice del laboratorio che affronta la problematica del corpo e della comunicazione con il fine di fornire strumenti per conoscere, esplorare e dar forma al proprio sentire attraverso un approccio estetico e creativo al movimento.